Desperate Souls, Dark City and the Legend of Midnight Cowboy
di Nancy Buirski
(Usa, 101’, 2022)
1969: con Un uomo da marciapiede, John Schlesinger, Waldo Salt e Jerome Hellman creano un classico e cambiano il corso della produzione cinematografica. Lo studio system stava crollando sotto il suo stesso peso; il cinema indipendente aspettava dietro le quinte un’occasione per sfondare, anche se non necessariamente con un film che trattava di prostituzione, crimine e con un sottotesto omosessuale. Ma dopo dalle proteste degli anni ’60 ed i tragici omicidi di Robert F. Kennedy e Martin Luther King Jr., la società era pronta ad affrontare la realtà.
Il risultato è stato l’unico film classificato “X” ad aver vinto l’Academy Award per il miglior film, oltre agli Oscar per la regia vigorosa di John Schlesinger – che si era dichiarato omosessuale durante le riprese – e la brillante sceneggiatura di Waldo Salt, ostracizzato durante il maccartismo in quanto inserito nella famigerata lista nera. Un uomo da marciapiede ha aperto la strada a una generazione di pellicole ambientate a New York, dai temi adulti e personaggi complessi e, mezzo secolo dopo la sua uscita, rimane uno dei film più originali e rivoluzionari dell’era moderna.
L’acclamato libro di Glenn Frankel, “Shooting Midnight Cowboy: Art, Sex, Loneliness, Liberation and the Making of a Dark Classic”, è la base per questo documentario che non riguarda la mera realizzazione di Un uomo da marciapiede. Parla di un capolavoro oscuro e complesso e delle persone parimenti talentuose e problematiche che lo hanno realizzato. Parla di New York in un’era travagliata di fermento culturale e cambiamento sociale.
Contatti: Augusta Films, www.augustafilms.com
Presentato nella sezione Venezia Classici
01/09 09:00 Sala Corinto | press, industry
01/09 17:00 Sala Casinò | tickets, all accreditations
02/09 17:00 Sala Volpi | tickets, all accreditations