Il Centro: Marvin in proiezione a L’Aquila, Teramo, Chieti, Avezzano, Pescara

Abruzzo Lgbt Film Festival

Abruzzo Lgbt Film Festival Il cinema racconta le identità. Otto lungometraggi in gara nell’Abruzzo Lgbt Film Festival per aggiudicarsi l’Unicorno d’oro. Il festival aquilano dedicato alle rappresentazioni cinematografiche delle identità lesbian-gay-bisex-trans

Otto lungometraggi in gara nell’Abruzzo Lgbt Film Festival per aggiudicarsi l’Unicorno d’oro. Il festival aquilano dedicato alle rappresentazioni cinematografiche delle identità lesbian-gay-bisex-transgender per la 4ª edizione si allarga dal capoluogo all’ambito regionale, con proiezioni anche a Chieti, Pescara, Teramo, Avezzano.

In competizione inoltre cinque cortometraggi, che si sfideranno per l’Unicorno Rainbow. La manifestazione, inizialmente programmata da oggi al 6 aprile, è stata spostata a maggio, da martedì 7 a sabato 11. I luoghi delle proiezioni dovrebbero rimanere gli stessi: a L’Aquila l’auditorium del Parco Renzo Piano, a Teramo la sala polifunzionale “Cristina da Pizzano”, a Chieti la sala Cascella della Camera di Commercio, ad Avezzano il Castello Orsini-Colonna, a Pescara il Florian Metateatro, che ospiterà la serata delle premiazioni.

Questi i lungometraggi selezionati, alcuni inediti: Girl, Beach Rats, Thelma, La diseducazione di Cameron Post, La terra di Dio, Reinventing Marvin, Sauvage, Un couteau dans le coeur.

Tra i corti Emmenez-moi dello spagnolo Antonio Baldovin Viamonte e Love is love dell’italiana Alessia Pischedda. Inedito è Reinventing Marvin di Anne Fontaine (“Coco avant Chanel”, “Agnus Dei”), Queer Lion a Venezia 2017. Il film segue la ricerca d’identità di un giovane oppresso dall’omofobia del suo villaggio sui Vosgi. Marvin (Jules Porier da adolescente, e poi Finnegan Oldfield) lascerà famiglia e paese per fare l’attore. Nel cast Isabelle Huppert interpreta se stessa. Uscito in sala in autunno, La diseducazione di Cameron Post dell’iraniana newyorchese Desirée Akhavan, premiato al Sundance Festival, è ambientato nel 1993 e racconta le tribolazioni della 17enne del titolo (Chloë Grace Moretz), spedita nel centro religioso God’s Promise per una terapia di “cura” della sua omosessualità.

Altro inedito è il thriller Un couteau dans le coeur di Yann Gonzalez, con Vanessa Paradis nei panni di Anne, autrice di film porno gay di terza categoria nella Parigi fine anni ’70.

Quando la sua editrice e compagna Loïs la lascia, Anne cerca di riconquistarla girando il suo film più ambizioso con l’esuberante Archibald. Ma uno degli attori viene brutalmente assassinato. Non è passato in sala nemmeno Beach Rats di Eliza Hittman, premio migliore regia al Sundance. Protagonista è l’adolescente confuso Frankie che vive a Brooklyn col padre malato, la madre e la sorellina. Passa l’estate coi suoi amici sbandati e chattando con uomini maturi, coi quali ha rapporti occasionali e segreti. La terra di Dio di Francis Lee ci porta nello Yorkshire, dove il giovane agricoltore Johnny (Josh O’Connor) dedica ogni sforzo alla fattoria dei severi genitori e affoga le frustrazioni nelle sbronze al pub e nel sesso occasionale con altri uomini. Finché non arriva l’immigrato rumeno Gheorghe.

Altro titolo inedito il crudo Sauvage dell’esordiente Camille Vidal-Naquet (Semaine de la Critique al 71° Festival di Cannes), che attraverso il 22enne protagonista Léo (Félix Maritaud) guarda al mondo della prostituzione maschile. Infine due titoli nordeuropei visti in sala.

Nel thriller soprannaturale Thelma di Joachim Trier, la protagonista (Eili Harboe) è una timida ragazza di provincia educata rigidamente da genitori molto religiosi. Arrivata a Oslo, all’università conosce Anja e se ne innamora. Dopo alcuni anomali attacchi epilettici Thelma scopre di avere poteri oscuri e incontrollabili, legati a un segreto del passato. Ispirato a una storia vera di transizione di genere è Girl del belga Lukas Dhont, che a Cannes fece incetta di premi: Camera d’or migliore opera prima, Queer Palm, premio migliore interpretazione maschile/femminile della sezione Un certain Regard per il giovane attore e danzatore Victor Polster. Che interpreta la 15enne Lara, impegnata a realizzare il sogno di diventare ballerina classica e nella sfida col suo corpo di ragazzo.

Info: Abruzzo Lgbt Film Festival

Il Centro di Anna Fusaro