Gay.it: Addio a Delia Vaccarello, la comunità LGBT perde una voce gentile e appassionata

Un ricordo affettuoso alla nostra Delia Vaccarello, qui insieme ai suoi compagni di giuria: Vincenzo Patanè, Sandro Avanzo e Simone Morandi (Lido di Venezia, venerdì 7 settembre 2007)

Si è spenta dopo una lunga malattia Delia Vaccarello, giornalista, scrittrice e attivista LGBT

Si è spenta nella sua Palermo all’età di 58 anni Delia Vaccarello, giornalista, scrittrice e attivista LGBT per due volte premiata con il Journalist Award indetto dalla Commissione europea, collegato alla campagna For Diversity Against Discrimination. La prima nel 2004 con l’articolo I militari gay sfidano l’esercito dei pregiudizi, la seconda nel 2008 con l’articolo Vivere da gay morire da etero.

Malata da tempo, Delia si è laureata all’università “La Sapienza” di Roma in Filosofia. Nel 1990 l’inizio della collaborazione con il quotidiano l’Unità, dove cura la pagina Uno, due, tre… liberi tutti. Successivamente collabora anche con il settimanale Il Salvagente, per il quale cura la rubrica Il Salvagiovani, con Il Fatto Quotidiano e con l’Huffington Post.

12 anni fa in giuria al primo storico “Queer Lion” per la 64esima Mostra del Cinema di Venezia, la Vaccarello ha svolto negli anni seminari presso le scuole di giornalismo di Bologna e Urbino. Nel 2003 esce per La Tartaruga “Gli svergognati: vite di gay, lesbiche, trans… storie di tutti”, seguito nel 2005 da “L’amore secondo noi: ragazzi e ragazze alla ricerca dell’identità“, edito da Mondadori, per cui scrive anche “Sciò!: giovani, bugie, identità“, “Quando si ama si deve partire“, “Evviva la neve. Vite di trans e transgender” e la serie di racconti “Principesse azzurre“. Di pochi mesi fa, per Villaggio Maori, la sua ultima fatica letteraria, “Desiderio. Racconti di eros, segreti, bugie“.

“Esistiamo. Resistiamo. Nessuna frase di ministro o di chiunque può togliere cittadinanza a chi non si allinea, non abbraccia l’intolleranza e costruisce una civiltà plurale. Esistiamo: gay, lesbiche, bisex, queer, gender variant, identità liquide, eterosolidali“, scriveva Delia poco più di un anno fa dal pride romano, per Globalist, replicando alle insensate parole del ministro Lorenzo Fontana, chiedendogli pubblicamente di affacciarsi alla finestra, perché “a Roma splende l’arcobaleno dei diritti”.

“Addio alla giornalista Delia Vaccarello, perdo una una grandissima amica, il movimento e Gaynet una grande attivista“, ha scritto Franco Grillini sui social. Alla famiglia di Delia, ai suoi amici e a tutti gli attivisti che hanno avuto il piacere di conoscerla, l’abbraccio di Gay.it.

Gay.it di Federico Boni